Oltre la modernità

 Le relazioni nella società postmoderna

Nella società odierna, i ruoli di genere nel contesto familiare, stanno perdendo di rigidità e quindi portando alla necessità di autodeterminarsi. Ciò può causare spesso molti disagi all'interno di alcune coppie, mentre in altre unicamente un cambiamento di stile di vita. In generale però, si può dire che si ha una più ampia condivisione famigliare delle scelte e delle responsabilità, che passano attraverso la discussione e la condivisione delle opinioni personali.
L'origine di questo fenomeno è dovuta al dibattito, insorto nel 1960, sulla parità tea uomo e donna. In particolare furono le donne che posero sotto riflessione il loro ruolo e tentarono di creare un equilibrio tra i due sessi; furono fatti istituiti nuovi spasi nell'ambito del diritto e del lavoro. Ad oggi, questa lotta è portata avanti non solo in Europa, ma anche nei Paesi in via di sviluppo, all'interno die quali il divario è ancora più profondo.
Come conseguenza della rivalutazione del ruolo femminile, anche il ruolo maschile venne messo sotto esame: infatti nelle culture occidentali, alcuni stereotipi legati al ruolo maschile stanno iniziando a perdere di peso. La supremazia che l'uomo ha storicamente avuto sulla donna, oggi è visto come un privilegio da combattere, oltre che come una limitazione; infatti, diversi studi hanno dimostrato come il sessismo della società, abbia portato gli uomini a cedere una parte del loro carattere, archetipicamente femminile.

Il consumismo nella società postmoderna

Nella società postmoderna, il consumo è un'attività che sta acquisendo una sempre maggiore portata.       Il consumo può essere inteso, sia dal punto di vista economico che sociologico: l'acquisto di un bene o un servizio nel primo caso, oppure l'uso di quel bene o servizio nel secondo caso.

Dopo la seconda guerra mondiale, la capacità di consumo dei beni venne estesa a strati sempre più ampi della popolazione, chiamati ad assorbire, con i loro acquisti, i prodotti realizzati da industrie desiderose di vendere. Il consumo, è dunque un ingranaggio senza il quale l'organo del capitalismo non funzionerebbe. Si può infatti descrivere il sistema industriale come un processo a spirale, che gli studiosi chiamano sviluppo o crescita dell'economia: le industrie producono beni che devono essere venduti e consumati, affinché ci sia bisogno di produrre altri beni, per sostituire quali consumati in modo tale da mantenere attivo il meccanismo produttivo.

Nel corso del Novecento, le classi in grado di consumare divennero molto più estese. Inoltre, in breve tempo, l'offerta di prodotti industriali per ciascuna tipologia di beni si è moltiplicata, rendendo necessario differenziarla, in base alle sue caratteristiche; parallelamente, si diffuse il fenomeno pubblicitario per promuovere i prodotti ed indurrebbe persone comprarli. Da qui nacque il consumismo, ovvero la tendenza a consumare più beni di quelli di cui si ha una reale necessità.

Oltre che i beni materiali, la società consumistica ricerca i cosiddetti beni intagliatili, ovvero non materiali, come vacanze, viaggi, spettacoli, ecc.

Le pratiche del consumo, hanno 4 caratteristiche principali:

  • le marche permettono ai consumatori di distinguere i beni ed esprimere le loro preferenze, e alle aziende di farsi riconoscere; al contempo, in base alla percentuale di acquisto possono differenziare la loro offerta.
  • le grandi marche commercializzano in tutto il mondo, proponendo stili di vita globalizzati; allo stesso tempo, vengono utilizzati dalle singole culture per creare una loro identità e raccontando qualcosa di loro.
  • la grandissima offerta di stili di vita diversificati, crea identità sociali mutevoli.
  • questa mutevolezza, alimenta nelle persone un senso di incertezza, che al contempo aumenta il consumo, nella ricerca del prodotto più rappresentativo per l'individuo.

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